Dall’inizio dell’entusiasmante progetto di restituzione rossiniana che dagli anni Settanta del secolo scorso ha visto impegnata la Fondazione Rossini, Gianfranco Mariotti, allora assessore alla cultura del Comune di Pesaro, ha guardato alla possibilità di creare un Festival che portasse sulla scena i frutti delle straordinarie scoperte che i musicologi della Fondazione Rossini, Philip Gossett in testa, portavano avanti con la pubblicazione dei titoli dimenticati del grande Pesarese. Fu così che, in un colloquio stretto con Alberto Zedda e Bruno Cagli, nacque nel 1980 il Rossini opera festival: un progetto visionario, portato avanti da Mariotti, nominato Sovrintendete del ROF, con inesauribile passione, entusiasmo, creatività, intelligenza. La sua vasta cultura, la collaborazione con Alberto Zedda, direttore artistico e amico affezionato, ha fatto sì che sotto la sua direzione abbiamo potuto assistere ad alcuni fra i più importanti spettacoli del teatro musicale dei nostri tempi.

A Franco, per l’appassionato e instancabile impegno nella valorizzazione di quell’Atlantide costituita dalle opere di Rossini scomparse dal repertorio, va la nostra imperitura gratitudine